IL BRANCO DEI LUPETTI

 

lupi

I Lupetti questi sconosciuti…. bambini e bambine dai 7 agli 11 anni con la voglia di giocare e divertirsi, questa è la base del “lupettismo”.
Nulla si fa per gioco in Branco ma …attraverso il gioco!
Giudati dai “vecchi lupi”, cioè i capi educatori che utilizzano i nomi dei personaggi del Libro della Jungla di R. Kipling, i lupetti cominciano a conoscere le enormi possibilità che offre loro il vivere in un clima di “famiglia felice”: il Branco!

L’ambientazione del Libro della Jungla con i valori espressi dai singoli capi… ops… animali della Jungla, insegnerà loro a vivere assieme ad altri loro coetanei, a spronarsi l’un l’altro nel mostrare agli altri le proprie capacità personali, sapersi prendere delle piccolissime responsabilità e giocare…giocare….giocare.

akela
I genitori spesso sentiranno parlare di AKELA, il vecchio lupo Capo del Branco dei lupi nel Libro della Jungla… beh, nel lupettismo, Akela sarà il nome del Capo Branco, la persona che si occuperà costantemente dei lupetti, un vecchio lupo saggio che porterà i lupi in caccia (cioè in attività) ogni qualvolta sarà possibile.La parola maestra di AKELA è “Buona caccia a tutti quelli che rispettano la Legge della Jungla”
baloo
BALOO invece è il vecchio orso saggio, colui che insegna ai lupi la Legge della Jungla e li aiuta a crescere, sarà molto severo ma anche l’amico che tutti vorremmo aver avuto, giocherellone e pazzerello.La sua parola maestra è: “La Jungla è grande ed il lupetto piccolo, che egli faccia silenzio e mediti”
mowgli
Eccolo finalmente, è proprio lui… MOWGLI, il bambino adottato e cresciuto dal branco dei lupi, per noi Mowgli è….ogni lupetto che entra a far parte del branco che, come Mowgli appunto, imparerà pian piano a vivere nella Jungla, a sapersela cavare giocando assieme a tutti gli altri lupetti ed ai vecchi lupi che state conoscendo in questa pagina.
bagheera
E non poteva mancare BAGHEERA l’agile pantera nera che insegna a Mowgli a “cacciare”, (ovviamente noi non cacciamo, noi giochiamo!), ed ecco che Bagheera verrà impersonata da un capo che seguirà più da vicino i lupetti per le attività più prettamente “fisiche”.La sua parola maestra sarà: “Occhi che vedono nella notte, zampe che non fanno rumore”
kaa
E come poteva mancare KAA il pitone, grande giocherellone amico di Mowgli, lo accompagnerà nella Jungla difendendolo ma stuzzicandolo di continuo.
La sua parola maestra è: “Cuor leale e lingua cortese fanno strada nella Jungla”
kaa
Parliamo ora di RAKSHA, la mamma lupa che difende Mowgli più volte mettendo a rischio anche la propria vita. Raksha rappresenta l’aiuto al prossimo, dolce come solo una mamma sa essere nei confronti dei suoi cuccioli.La sua parola maestra è: “La forza del Lupo è nel Branco, la forza del Branco è nel Lupo”
kaa
Infine troviamo anche CHILL il migliore degli avvoltoi, come esclama Bagheera: Chil rappresenta un esempio efficace di disponibilità, aiuto e cortesia. E’ in qualche modo il messaggero della giungla.La sua parola maestra è: “Siamo dello stesso sangue fratellino tu ed io”

Il bambino entra a far parte del branco ed inizia un cammino che, con l’aiuto dei fratellini più grandi, lo renderà più responsabile, più autonomo e meno “egocentrico”, aprendosi quindi anche verso i suoi fratelli lupetti più piccoli, aiutandoli a loro volta a crescere. La base del branco è quella che noi chiamiamo “famiglia felice”. E’ un ambiente familiare, di collaborazione, di accettazione delle regole appartenenti alla Jungla, e che tutti gli animali della Jungla rispettano.

Gli unici animali che non la rispettano sono le Bandar Log, le scimmie stupide e senza Legge, Shere Khan, la perfida e terribile tigre zoppa della Jungla, che voleva mangiarsi Mowgli quand’era piccolo, e che invece perirà per mano sua, e Tabaqui, lo sciacallo sporco e sciatto, che segue Shere Khan mangiando le carogne e gli scarti di cibo della tigre. Questi tre animali creano un esempio negativo di cattiveria, sporcizia, anarchia, ecc. che il lupetto deve tenere lontano.

Proprio grazie all’aiuto dei Capi educatori, chiamati Vecchi Lupi, i lupetti possono vedere l’esempio positivo da seguire. Ogni personaggio, come si è visto, ha una Parola Maestra. Essa racchiude l’insegnamento specifico di quel personaggio. Ad esempio, Bagheera, con la sua parola maestra, insegna l’importanza di essere agili ed atletici, e non pigri. Oppure c’è Kaa, che insegna invece ad essere leali, gentili, e, soprattutto, a parlare in modo corretto verso gli altri. Questo sistema di “passare” gli insegnamenti si chiama tecnicamente “morale per tipi”.

La Legge del Branco si riassume in due punti:

    • – Il Lupetto non cede mai a se stesso;
    • – Il lupetto ascolta sempre il Vecchio Lupo.

Ovviamente questa legge è molto semplice confrontata con la Legge Scout “tradizionale”: questo perchè anche il cucciolo, cioè il Lupetto che non ha fatto ancora la Promessa, possa capire il concetto, e possa cominciare ad applicarlo nella vita di branco.

La Promessa del Lupetto, invece, è simile alla Promessa Scout, ma anch’essa semplificata. Il testo recita così:

“Prometto di fare del mio meglio
per amare Dio, la Patria, la Famiglia,
osservare la Legge del Branco
e compiere ogni giorno una Buona Azione”

Come si può notare, i concetti base sono simili alla Promessa Scout (raggiungibile nella pagina del Reparto).
La Buona Azione è l’altro strumento utilizzato dal branco per raggiungere un certo grado di altruismo e di apertura verso gli altri lupetti e altri bambini, cioè un azione altruistica verso qualcun’altro, sia esso più piccolo o più grande.

I lupetti in branco seguono poi, una progressione personale che serve a farli crescere migliorandosi nel fisico, nel carattere e nella “tecnica”.

La progressione è suddivisa in progressione Verticale e progressione Orizzontale:

  1. La Progressione Verticale è formata da una serie di prove che porteranno il lupetto a conseguire prima la Promessa, per poi proseguire con la Zampa Tenera, la Prima Stella, la Seconda Stella e la Treccia Gialla.
  2. La Progressione Orizzontale, invece, è formata dalle Capacità, distintivi che attestano una certa “capacità” del lupetto in un particolare campo, che il lupetto può così mettere a disposizione degli altri lupetti.
  3. Parallelamente a tutto ciò, esiste la Treccia Lilla, una specie di “medaglia” molto importante, che viene conferita ad un lupetto per dei meriti particolari.