I video ufficiali del 22° World Scout Jamboree – Sweden 2011

Il video promozionale del Jamboree 2011!

 

La canzone ufficiale del Jamboree 2011!

(Se vuoi vedere le parole della canzone e cantarla come un karaoke, clicca qui!)

 

Cosa vuol dire “Simply Scouting?”

 

Costruzione del campo del Jamboree 2011

 

Slideshow delle foto di Copenhagen e del Jamboree 2011

Ecco a voi un piccolo slideshow con le foto di gruppo della nostra avventura al 22° World Scout Jamboree – Sweden 2011 e della visita a Copenhagen! Clicca sulle foto per sfogliarle oppure attendi che cambino da sole…

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05/08/2011 – Visita al Jamboree

Cielo plumbeo, previsioni metereologiche non rassicuranti, sveglia quasi all’alba….. Si puo’ chiedere altro??? Ma l’entusiasmo che ci ha spinto in queste terre scandinave non si ferma davanti a nulla.
14 intrepidi, ancora addormentati, sono pronti per raggiungere Kristianstad e quindi Rinkaby, sede del 22° Jamboree.
Finalmente scendiamo dal pullman che ci ha portato direttamente nel luogo dove si svolge il grande raduno.
Ci guardiamo un po’ in giro, in attesa che Andrea concluda la parte “”burocratica”, e cerchiamo di focalizzare il luogo in cui ci troviamo.

La nostra amica scout con il nostro foulard!
Il nostro intervistatore…

Ma tra i ragazzi che ci circondano e che indossano variopinti foulard, notiamo dei “colori a noi noti”: una ragazza indossa un foulard come il nostro…… MA NON E’ POSSIBILE!!!! Anche perchè, passi per lo sfondo giallo, passi per i nastrini nero e rosso, ma non è possibile che abbia anche il nostro distintivo di san Giorgio. INDAGHIAMO!
INCREDIBILEEEEEEEEEE!!!! Questa ragazza tedesca ha scambiato il suo foulard con uno dei nostri al JAMBOREE 2007 A LONDRA , ed ha deciso di indossarlo anche stavolta!!!!!
UN BENVENUTO MIGLIORE DI QUESTO E’ IMPOSSIBILE TROVARLO !!!!!

Ma è arrivato il momento di entrare nel cuore del Jamboree.
Un maestoso portale ci accoglie (gli esploratori si ripromettono di farne uno migliore al prossimo campo, ehm ehm!!!!)
Ci viene incontro un ragazzo che ci vuole intervistare: chi siete? da dove venite? qual è il motivo che vi ha spinto fino a qua?
Ma, forza, il tempo passa ed abbiamo ancora tanto da vedere!

Ci sono un sacco di stand, uno per ogni stato partecipante: ci sono scout giapponesi, indonesiani, americani, australiani, sloveni, dall’Arabia Saudita, tedeschi, austriachi, polacchi, dal sud Africa, inglesi, francesi,…… ed, ovviamente, danesi ed italiani.

Lo spazio del contingente italianoAspettando i timbri di ogni contingente…e anche qualche altro regalino…

Famiglia Wolf a rapporto da B.-P.!Tutti a suonare l’Angklung in Indonesiana!Attività come “Messengers of Peace”!

In ogni stand possiamo farci fare un timbro della loro associazione, oppure farci regalare un adesivo, fare qualche giochetto, ricevere qualche spilla ricordo.
C’è un numero infinito di tende da visitare, ed è tutto bellissimo, emozionante.
Vedere che decine di migliaia di persone, di tutte le età e di tutte le razze, sono unite da quel foulard che indossano, senza pregiudizi, senza odii, tocca profondamente il cuore, e ci si chiede: ma perchè tutto il mondo non è cosi’?
Tutti i volti sono sconosciuti, ma dopo un attimo sembra che la distanza dei nostri paesi e la diversità delle nostre lingue non siano ostacoli insormontabili.
Le ore volano velocemente. Una breve pausa pranzo ci permette di far riposare in nostri poveri piedi.

Ma ecco un volto amico: Luisa!!! che ci viene incontro con il suo zainetto rosso.
Ma a che cosa serve uno zainetto ad un membro dello staff? Non va mica in gita…. lei si trova qui per lavorare, fa parte dell’organizzazione.
Ma la spiegazione è immediata: le zone notte/giorno/lavoro/bagni/cibo, ecc ecc, sono talmente lontane le une dalle altre che uno non puo’ percorrere 2 km per lavarsi i denti dopo aver mangiato e, quindi, deve portarsi dietro tutto l’occorrente…… SII PREPARATO !!!!
Luisa ci conduce nella zona “religioni”, dove scopriamo le usanze religiose delle varie popolazioni e dove si possono fare alcuni lavoretti.
Durante il nostro peregrinare abbiamo tutti in dotazione un foulard da scambiare. Siamo riusciti a recuperare foulard della Slovenia, della Germania, dell’Arabia, dall’America, e così via, fino ad averne 15…

Fino all’ultimo abbiamo cercato disperatamente di ottenere uno con i disegni delle mucche, ma tutti i tentativi sono andati a buca.
Cinque minuti prima della partenza Giovanna è riuscita a scambiare l’ultimo foulard, grazie alla sua esperienza linguistica di “Jamborese” (alias “parliamo come riusciamo usando i gesti“) ed alla sua proprietà di linguaggio nell’idioma anglosassone: “Your foulard my foulard – my foulard your foulard
Ma si sa, il fine giustifica i mezzi!!!!
Stanchissimi, con i piedi fumanti, siamo saliti sul pullmann che ci avrebbe riportato a Kristianstad per prendere il treno.

Peccato non poter rimanere un altro giorno, avremmo potuto conoscere altri scout di altri paesi.
Ma l’internazionalità del Movimento Scout è rimasta nel nostro cuore, così come i sorrisi di tutti coloro che abbiamo incontrato,
senza pretese, senza rivendicazioni, senza rancori…
SIMPLY SCOUTING



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(P.S.: qui sotto abbiamo messo una selezione di ulteriori foto del Jamboree… sfogliatele cliccandoci sopra oppure aspettate che scorrano da sole… purtroppo talvolta mille parole non valgono una fotografia… questo è il Jamboree… questo è lo Scautismo!)

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04/08/2011 – Seconda giornata a Copenhagen


Manuel, il venderigolo!

Ed anche questa mattina ci si sveglia quasi all’alba (secondo i ragazzi) e ci si fionda al buffet per una bella colazione e per prepararsi i panini per il pranzo sempre gentilmente “offerti” dall’Ostello, poi di corsa in camera a lavarsi i denti, mettersi tutti la maglietta arancione e partire, anche se c’è qualcuno che si nasconde negli stipetti .

Vabbè estratta Franci dall’armadio siamo pronti per il secondo giorno alla scoperta della città: meta il museo di storia naturale ove ci immergiamo nella storia antica, comntemporanea, vichinga e quant’altro.

Affascinante (fino ad un certo punto – sembra che abbiano collezionato tutto ciò che hanno trovato dai robivecchi talvolta), Manuel ha deciso di trasferirsi qui perchè è pieno di “tante cose” e di centinaia di “quel”, praticamente una discarica di oggetti che a lui piacciono tanto ed infatti fotografa di tutto e di più.


Franci non vuole venire a camminare?

Tra gag e battute (tipo il TV degli anni 60 cui Manuel vorrebbe attaccare il digitale terrestre tramite presa SCART – nata 20 anni dopo), visitiamo il museo arrivando all’ora di pranzo devastati dal cammino e dal caldo che c’era in alcune sale Pranzo presso un simpatico laghetto dove ci spaparazziamo al sole a mangiare e finalmente riposare i piedi.


Ah, che relax…

Una TV “vecia”…

Tutti al museo!

Il pomeriggio saliamo in cima al campanile della città dal quale (dopo 500 e passa scalini) si arriva praticamente in cima e, con un vento alquanto teso ma costante, ci godiamo (chi più, chi meno) il panorama mozzafiato a 360° di Copenhagen!


Qualcuno soffre di vertigini?

In alto, sempre col sorriso!

E chi è già sceso… dall’alto!

Panorama…

dall’alto…

Scesi vivi dalla torre campanaria, il nostro cammino prosegue per un luogo particolare di Copenhagen, l’enclave extra statale di Christiania, luogo dove vivono 700 persone dedite ad una vita molto “free” al di fuori dei normali schemi – dal web:

La storia della Città Libera di Christiania – la Fristad Christiania – inizia nel 1971 quando un gruppo di cittadini decise di occupare una base navale dismessa nel distretto di Christianshavn, a Copenaghen, per cercare di creare condizioni di vita migliori di quelle offerte dalla città. Dopo pochissimo tempo arrivarono gli hippy e gli anarchici, così venne a crearsi una comune autogestita, parzialmente autogovernata e in tutto e per tutto rispondente alle caratteristiche dettate dal movimento hippy, che dagli anni Sessanta in poi si diffuse a macchia di leopardo un po’ in tutto il mondo.

Nulla di particolare ormai, tranne gente un po’ strana che vivacchia per strada con fare incomprensibile ai nostri occhi e “qualche” piantina particolare che cresce qua e la, ovvio divieto di fotografare per cui ci restano solo le emblematiche foto, di per se esplicative, dell’entrata a Christiania


L’entrata nel quartiere di Christiania…

WOW… ma eravamo ancora in Danimarca?

Murales… sulle catapecchie?

Usciti sani e salvi anche da questo strano posto (peraltro non pericoloso per chi l’avesse pensato), ci ributtiamo nella calca della città per andare finalmente a cena (altro buffet dove a prezzo fisso mangi ciò che vuoi) per poi tornare mestamente all’ostello ove una sana doccia ci attende prima delle meritate nanne.


Di nuovo insieme ad Andersen!

Davanti al quartiere Tivoli!

Nanne!!!!!

03/08/2011 – Prima giornata a Copenhagen


l contingente ASSG in un canale di Copenahgen

Anche oggi è una bella giornata soleggiata e per fortuna ventosa, un gruppo di magliette blu (noi) si avvia per Copenhagen alla scoperta di cose nuove, prima tappa la famosa “Sirenetta” che raggiungiamo dopo un bel giretto lungo canali navigabili pieni di mega yacht o di vecchi scafi in legno che richiamano film dell’800.

La Sirenetta per chi si aspettasse una mega statua è situata in un posto un po’ deludente e orde barbariche di turisti di tutti gli angoli del mondo fanno la calca per farsi fotografare SU di lei.


Tutti sul ponte!

Anche noi facciamo del nostro e tra le ire di arabi, russi e altri ci mettiamo quasi tutti in posa per una foto.

Ripresisi dalla “fatica” il nostro tour oggi continua visitando un paio di chiese e partecipando al “cambio della guardia” che nulla ha a che fare con quello di Londra, qui due solerti (e diversamente giovani) poliziotti con fare estremamente gentile fanno spostare ali di folla di volta in volta lungo delle linee disegnate nella piazza per far passare ed evoluire il plotone di soldati(?) che fa il cambio della guardia, molto “free” e …. ci piace!

Simpatico… ma poi ha sbattuto il fucile e Simone è scappato a gambe levate!
Che ridere!
Schiacciamoli… Ma sempre con stile Scout!Foto di gruppo davanti alla statua di H. Christian Andersen

Il nostro viaggio per Copenhagen prosegue con il pranzo nel giardino reale (King’s Garden) dove finalmente possiamo dare libertà ai nostri sfoghi primordiali buttandoci sul cibo e…. gli uni sugli altri nell’erba con giochi e scherzi vari ma anche con una mini pennichella per chi lo desidera.

I gioielli della corona…
Il museo del Castello…

Ripresi dal riposino pomeridiano, andiamo in visita al castello/museo Rosenborg dove possiamo ammirare interessati gli interni, i vestiti, gli arredamenti del passato, seguiti poi dai tesori della corona protetti in un sotterraneo del castello da porte d’acciaio spesse oltre 50 cm; non c’è che dire di tesori li sotto ce n’erano!!

Usciti dal castello torniamo verso il centro imbattendoci in una strana manifestazione, da loro passata come un festival di moda e tendenza che più che altro era una fiera del cattivo gusto, ma di cattivo gusto nel vestirsi in questi giorni ne abbiamo visto in giro………. Comunque ragazzi vestiti da ragazze e ragazze che si muovevano al rallentatore in uno spettacolo che sinceramente…. Non abbiamo capito, mah, de gustibus……

Piccola sosta di Diego per assaporare una tazza di caffè rigorosamente Illy (a 3,50 €) e poi via per le vie del centro chi a comperare cartoline, chi a curiosare superficialmente per negozi di souvenir (ci saremmo riproposti il giro souvenir al sabato).

Caffè? illy naturalmente!

All’ora di cena optiamo per i famosi “buffet” dove con un costo fisso ti abbuffi di tutto ciò che vuoi e la cosa riscuote un certo successo specialmente per le “fogne” di reparto che si riempiono piatti e piatti di tutto ciò che trovano, fortunatamente dopo i panini del pranzo (gentilmente offerti dalla colazione a buffet dell’ostello) anche con della sana verdura!

Pallonzolanti, dopo la cena ci ritiriamo nel nostro ostello 5 stelle per una doccia (in camera) e per un sonno ristoratore.

Buonanotte

02/08/2011 – L’avventura a Copenhagen incomincia!

Eccoci arrivati a Copenhagen!

Con un aereo dalla puntualità quasi svizzera (infatti eravamo in volo con la SwissAir!) siamo arrivati nella città della sirenetta, stanchi, puzzolenti e sudati ma felici di essere a pochi chilometri dal Jamboree.


I boy nella loro stanza, appena arrivati!

Il nostro ostello, a ben 5 stelle, il DanHostel Copenhagen è un condensato di moderno e minimalista… Insomma il minimo indispensabile… Ma di lusso! E subito le regole impartite dalla receptionist sono chiare: non fumare sennò multa di 500 corone, non cibo che sporchi, no confusione, non perdere le tessere apriporte sennò 500 corone di multa… Insomma, come ad un campo estivo!

La sera assolutamente dovevamo mangare… E dove andare se non al McDonalds? Panini, pollo, insalate e coca cola… E via verso la colonizzazione dei tavoli… 14 scout sono tanti!


Tutti al McDonalds! Altro che cucina degli esplo!

E poi? di corsa verso la doccia calda e la camera…

6 maschi da una parte, 6 femmine dall’altra e Baloo e Akela nella matrimoniale…Ronf, ronf…

Buonanotte, a domani!!!!!!