VIAGGIO DELLA DELEGAZIONE ASSG
AL WORLD SCOUT JAMBOREE DEL CENTENARIO LONDRA 2007

“ONE WORLD, ONE PROMISE!”

Ebbene si, dopo aver partecipato alle cerimonie dell’Alba del Centenario sul Colle di San Giusto a Trieste assieme a tutte le associazioni scout triestine, la nostra avventura ha inizio. 10 scout del Reparto “San Giorgio” accompagnati da 2 capi partono per la grande avventura del Jamboree. Ci attendono 2 giorni da turisti per visitare Londra, ma anche alcuni luoghi storici dello scautismo. Molta emozione, alcune sciocche “paure” e tanta voglia di vedere, scoprire, conoscere e confrontarsi con un ambiente …. sconosciuto!

check-inattesaAlle 11.00 di mercoledì 1 agosto, accompagnati da qualche genitore, ci avviamo all’aeroporto di Ronchi dei Legionari, dal quale partiremo alle 14.35 (o così almeno credevamo….). Espletate tutte le formalità (check-in, controllo di sicurezza, caricati i bagagli), ci apprestiamo a salire su un “piccolo” aeroplano…un Boeing 737 (189 posti!!) ma….che succede? Perché non si parte? Ma che dicono sti qua in una lingua semi-conosciuta (Inglese smangiucchiato)? Nooooooooooooooo, non si chiude il portellone !!!!! Tempo 15 minuti e ci fanno scendere…. L’aereo non può partire, dobbiamo aspettare un tecnico della Ryanair che arriverà con il pezzo di ricambio da Bergamo alle… 20 !!!!!

Cavolo e adesso che si fa? Chi gioca a frisbee con i piatti di plastica, chi legge libri più o meno seri, chi chiacchiera, chi fa entrambe le cose (Diego), chi vaga per l’aeroporto senza meta (Andrea) cercando di scoprire, parlando con i piloti, cosa sia successo… Finalmente alle 20.45 ci imbarchiamo nuovamente sul nostro riparato aereo (c’era solo un perno allentato ma solo il tecnico poteva metterci le mani) però prima di salire a bordo, una foto è d’obbligo no?

Sulla pista dell'aeroporto

in aereoIl viaggio è tranquillo per tutti eccetto forse per Nicole e Gloria, che sono al loro primo viaggio in aereo… ma in definitiva solo Nicole si preoccupa appena sente un rumore o quando l’aereo “vibra”, e siccome il tempo è bello, il viaggio diventa anche per lei piacevole. Purtroppo il fatto di dover partire appena alle 21.15 (con quindi 7 ore di ritardo) ci da non poca preoccupazione… troveremo il bus che ci doveva portare a Londra alle 17.00? Troveremo l’ostello aperto? Mah, vedremo!

Finalmente alle 22.30 italiane (21.30 di Londra) scendiamo dall’aereo a Londra-Stansted e ci avviamo, di corsa, a recuperare i bagagli e cercare il pulmann che ci dovrà portare fino a Victoria Station a Londra città. Per fortuna il pullman c’è, ci stava attendendo ben conoscendo il ritardo accumulato, ma purtroppo… non c’è posto, dovremo attendere il prossimo (he he he, sembra di aspettare la 6 a Barcola in businvece siamo in un aeroporto!). Ed ecco che alle 23.30 arriva il nostro, e alle 23.45 finalmente montiamo in bus….. ma…..sono tutti pazzi questi? Guidano contromano, tengono la sinistra, hanno le rotonde tutte sbagliate (beh anche la nostra di Melara non scherza però!)… aaaaaaaaaah ma no, siamo in Inghilterra!!!  Finalmente, arriviamo a Londra – Victoria Station (che tutto è meno che una stazione, diciamo un incrocio architettonico tra un centro commerciale con tanto di mega fontana interna e un normale condominio in stile post moderno). Ma… e adesso???? La metropolitana chiudeva alle 00.15 e sono già le 1.15 di notte, vabbè ci sono pur sempre i classici bus rossi a due piani no? Cerchiamone uno che vada in direzione dell’ostello in periferia di Londra e cammina, cammina e cammina arriviamo in una piazza gremita di gente e di autobus ma cavolo…. Non sono le 1.45 di notte qui? E che ci fa tutta sta gente in giro, di mercoledì poi? Mah! Fatto sta che riusciamo anche a scoprire che bus va in direzione dell’ostello ma i problemi non sono mica finiti: la biglietteria (automatica) accetta solo monete e noi ovviamente non ne abbiamo. Mandiamo Diego ad elemosinare monete dai tassisti e dopo vari tentativi, torna tutto sorridente con il bottino, ops… volevamo dire con le monete, facciamo i biglietti e via sull’autobus. Sono ormai le 2.30 di notte, ci aspettiamo da un momento all’altro di assistere pure all’alba, siamo stanchi ma per niente sfiduciati in fin dei conti c’è sempre uno strano personaggio assieme a noi che ci ripete “L’Esploratore è sempre sereno anche nelle Ostello di nome 639difficoltà” – poverino non sa che la prossima volta che lo dirà lo attaccheremo come un poster su un lampione, hehehehehe.

Dopo un bellissimo giro panoramico per Londra (eh, beh, si, ci siamo stipati al piano superiore del bus – quello senza l’autista – infatti Edo era preoccupato HIHIHIHI) , alle 3.00 arriviamo al capolinea e adesso? E adesso ci aspetterebbe una bella camminata ma in realtà non sappiamo nemmeno in quale direzione perché la cartina è un po’ confusa (e noi più di lei ovviamente), il solito buontempone tenta di dire “L’Esploratore è sempre…” ma facce minacciose gli suggeriscono di chiedere informazioni all’autista del bus il quale, con una cortesia inimmaginabile in Italia, e a Trieste in particolare, ci dice che vista l’ora e la distanza da coprire (5-6 Km) ci accompagna lui più vicino che può, al di fuori della linea usuale, e così risaliamo nell’ormai “nostro” autobus rosso a due piani per una corsa gratuita aggiuntiva. Alle 3.20 scendiamo al numero 134 di Harrow Road e realizziamo che l’ostello si trova nella stessa strada ma al numero 639 !!! E vabbè “L’esploratore è sempre…”


sonnoZaini in spalla, ci avviamo nel silenzio più assoluto, verso l’ostello, che raggiungiamo alle 3.40 di mattina. Per fortuna è aperta la reception (24 ore su 24, altro che in Italia!) e finalmente possiamo appropriarci delle nostre camere a 6 posti… ma che succede? La porta è aperta e… come in “Biancaneve e i 7 nani” c’è qualcuno che ha sbagliato camera e dorme in un letto. AAAARGH!!! Il problema è presto risolto facendo sloggiare l’indesiderato (da noi) ospite e cambiando le lenzuola. Sono le 4 di mattina a Londra, le 5 a Trieste, il sole sta già pensando di alzarsi e noi che siamo in piedi dalle 6 di mattina (ora di Trieste) del giorno precedente possiamo accasciarci sui letti e riposare finalmente. Merita immortalare la faccia di un esploratore che ha finalmente toccato l’agognato letto e si appresta al meritato riposo.

Decidiamo di alzarci per le 10.00 per non perdere la giornata in giro per Londra. La sveglia è tragica come testimonia il viso di Aura…


sveglia cimiterovista dalla camera

Quando apriamo le tende, il sole splende già alto ma un momento…….che vista abbiamo dalla nostra camera, chiede Andrea? Aaaaargh… un cimitero inglese!!! Beh, sperando che il Giudizio Universale non avvenga proprio in questi giorni, almeno i nostri vicini sono silenziosi, e abbiamo potuto dormire con le finestre aperte. Beh, meglio della camera di Diego & Co. con vista (e udito) sulla… strada (n.d.r. vedete la metropolitana a due passi?).

biglietteriaMolto lentamente ci avviamo alla metropolitana e dopo una fitta serie di domande-risposte con la tipa della biglietteria (sorella probabilmente di Sister Act 2) questa simpatica signorina di 120 Kg ci trova la tariffa migliore per viaggiare in metropolitana e quindi facciamo i biglietti e… si parte alla scoperta di Londra!!! La nostra instancabile guida ci porta in giro per Londra visitando Soho, strade un pò meno famose ma nelle quali si nota la vita locale e, come una guida esperta, snocciola dati su dati, fino a che la nostra guiodanon rimane zitto perché siamo fermi davanti ad uno sexi shop! E vabbè ci sono anche a Trieste no? Tiriamo avanti e la fame ci prende quindi perché non catapultarsi in uno dei tanti locali che offrono cibo a “buon prezzo”? E qui (adesso siamo da SUB-WAY) scopriremo cosa significhi mangiare a Londra, quasi sembriamo ipocriti mentre pensiamo “non vedo l’ora di tornare a casa per mangiare una sana INSALATONA”.


pranzo da Sub-Way

Big BenLa visita prosegue con la National Gallery, all’interno della quale ognuno trova qualcosa di interessante da vedere, come i girasoli di Van Gogh, la strage degli innocenti che tanto ispira Andrea (HIHIHI) e molto altro; all’uscita dal museo (gratuito!) raggiungiamo il famigerato Tamigi (the Thames) con la grande ruota panoramica e li dietro…..lui! il “Big Bang” come subito definito da tutti. Ebbene si un po’ di delusione perché di “big” non è che proprio abbia molto, è grandino si, ma ce lo immaginavamo moooolto più grande.

Nel frattempo scende una lieve pioggerellina, beh, ma siamo a Londra no? Tappa d’obbligo per una foto e una scorpacciata di palacinke… ooops scusate… pam cakes, non siamo a casa! Si ricomincia a camminare e si arriva a Buckingham Palace dove una simpatica vecchina ci attende per il the delle 5 ma……. Abbiamo dimenticato le chiavi e saltiamo l’appuntamento del the accontentandoci di posare assieme al giardiniere (quello con il mitra contro gli acari) e il portinaio (quello con il cappello buffo).  Si sono fatte ormai le 7 di sera per cui decidiamo di tornare in ostello farci una bella doccia calda (abbiamo la doccia in ogni camera, eh beh, l’abbiamo scelto anche per quello) per poi uscire nuovamente e cenare in centro.


Edo e il suo pamcake aaargh, le chiavi... Davanti a Buckingham Palace


Il centro di Londra…… in due parole? Un casino! Sono le 21.00 e c’è una marea di gente di tutti i tipi, giovani e “diversamente giovani”, finti punk (come direbbe Gloria) e vecchine con la borsetta, grandi omoni neri e piccole giapponesine, moltissimi turisti e una marea di scout (oltre a noi).


London by night

cena da KFCQuello che ci accompagna in tutti questi giorni è la sensazione che tutta Londra sia stata o sia scout… al KFC (Kentucky Fried Chicken, come nella nostra canzone cantata prima dei pasti, hehehe) ci affianca un ragazzo del Sudan, che ci racconta di essere stato scout nel suo paese, ci fa i complimenti, fa i complimenti ad Alessia (che non capisce ed ha bisogno di traduzione, hihihihi) per le sue specialità, e ci saluta con il saluto scout (a Diego viene la pelle d’oca dall’emozione)… noi tutti ne rimaniamo colpiti, ma non è che una delle centinaia di persone che si fermeranno in questi giorni a salutarci, chiederci da dove veniamo, chiederci di fare una foto assieme, complimentarsi con noi per la nostra uniforme ed il nostro stile scout, veramente una soddisfazione eccezionale anche se qualcuno comincia a pensare “il prossimo che mi saluta lo legno”… ovviamente scherzando. E così anche oggi abbiamo fatto tardi, è ormai l’una di notte passata quando finalmente possiamo chiudere gli occhi.


BP House ed il giglio internazionaleFoto con BPIl nostro terzo giorno comincia con una sana colazione (normale, niente EGGS, BACON, SAUSAGES) presso l’ostello e poi di corsa di nuovo in metropolitana. Quest’oggi ci aspettano altri posti da vedere tra cui la BP House, il cambio della guardia, la Westminster Abbey ecc. Soliti biglietti, solita metropolitana che stavolta sbagliamo di prendere (e chi bada ai colori delle carrozze?) e ci troviamo su un treno che ci porta alla stazione di Euston; beh, poco male, prendiamo la metro e tutto come se nulla fosse. Prima tappa la famigerata BP House, una moderna struttura che oggi è, in realtà, un ostello al cui pianterreno è ospitata una mostra permanente di cimeli della vita del nostro fondatore Baden Powell (B.P.), certamente nell’immaginario di ogni scout ci sarebbe stata una casetta inglese con il prato attorno ma così non è, fa niente! Entriamo, fotografiamo la divisa di B.P., alcuni dei suoi manoscritti, gli originali denti della collana Zulu, i tizzoni originali, ecc. ecc., e, naturalmente, posiamo assieme a scout americani e venezuelani per una foto ricordo.


BP 1 e il suo emulo

USA e Venezuela

Terminata la visita, proseguiamo a piedi lungo strade che ci mostrano case molto simpatiche con una architettura particolare, talvolta semplice talvolta azzardata come avremo modo di constatare poi nel pomeriggio.  Ci stavamo quasi per dimenticare un “must” ossia a la classica prova di “quanti scout stanno in una cabina del telefono?” Beh, ovviamente 8 ed ecco la povera cabina che ha avuto l’onore di ospitarci hehehehe.


una simpatica casettinanella cabinacabina

Prossima tappa il National History Museum dove ognuno ha potuto trovare qualcosa di interessante da vedere, i dinosauri per Matteo, i terremoti per Daniele, la biologia per Diego, i ragni per Gloria, ma anche il famoso “DODO”….. e ………. le vicissitudini di una gazzella… o di un… coniglietto (ogni allusione alla nostra Coniglietta Sbuffante è puramente… voluta hehehe)


il DODO Dino le gazzelle
un coniglietto

All’uscita dal museo, sono ormai le 14.00 ci prende una fame incredibile e Riccardo vede una pubblicità di Mc Donald’s che però ci porta al… nulla, ok abbiamo capito che i cartelloni sono ingannevoli, nevermind torniamo sui nostri passi e ci mettiamo a cercare un fast food, quando sull’altro lato di una stradina si ferma un’auto nera e scende…… Chi scende??? Ma e lui? Noooooo… ma Siiiiiiiiiiii … Le ragazze sono in estasi, ebbene si, è proprio lui… ORLANDO BLOOM (attore in “I pirati dei Carabi” e “Il signore degli Anelli”)


O.B.

Foto nostra e… foto da Internet


Tamigi

Il nostro percorso ci porta al Tamigi ed al Tower Bridge, molto belli, ci facciamo una bella foto ricordo scattata ovviamente da due scout di passaggio, poi vediamo una costruzione strana, subito denominata “il cetriolone”, e decidiamo di andare a vederlo da sotto, ma nell’avvicinarci, ci colpiscono due strutture: una alquanto “instabile” che però risolverebbe il problema degli spazi in città, l’altra di stile post-moderno/industriale, sembra un impianto di raffinazione del petrolio ma è un …. CONDOMINIO, che coraggio!!!!! Diego tenta di chiedere ai custodi del cetriolone se sia possibile salire in alto ma ovviamente essendo sede di uffici….NIET!

buhbleahcetriolone

punk

Harrods

Toilet

Sulla strada “del ritorno” decidiamo di passare a comperare il THE a Covent Garden e ci imbattiamo in una graziosa piazzetta dove Gloria si accascia al suolo in preda a visioni mistiche… i VERI PUNKABESTIA inglesi con i quali vuole a tutti i costi una foto… accontentata!

Sempre sulla strada “verso cena” ci imbattiamo nei famosissimi magazzini “HARRODS” ed allora perché non entrarci come fossimo da UPIM?? Un solerte guardiano ci chiede, molto gentilmente a dire il vero, di dividerci in due gruppi e di entrare da due accessi separati, boh, poco male….. Una volta dentro rimaniamo allibiti e ce la ridiamo sotto i baffi stando molto attenti a non toccare nulla, qui tutto costa un eresia! Vabbè, gira e rigira, capitiamo davanti ai bagni e allora perché non approfittarne? Diego va a sua volta in estasi davanti ad un bagno piastrellato a mosaico con un dispenser di acqua potabile con tanto di bicchierini e… il distributore di crema per le mani, finezze che lo colpiscono HAHAHAHA.


L'amico di DiegoMatteoMatteo si fa subito riconoscere per lo stile con il quale esce dal bagno…. Maglietta tirata su, cintura slacciata, mutande di fuori, e… tocco di classe… pezzo di carta igienica sotto la scarpa!!!! Ci troviamo nel settore antiquariato dove il particolare più sciocco costa 15.000 sterline, e siamo piegati in tre dalle risate,speriamo non ci abbia visto nessuno!!!!!

E’ ora di chiusura, scendiamo (o meglio chiediamo dove sia l’uscita visto che questo posto è peggio di un labirinto) e cammina, cammina e cammina Diego trova un nuovo amico che però non può portarsi dietro (non sta nello zaino da stiva dell’aereo) peccatissimo perchè è un GRAN simpaticone!


pizzePK

Sono ormai le 21.00 e cerchiamo un posto dove mangiare, beh… un Pizza Hut farebbe al nostro caso, e dopo un po’ di strada eccolo! E via a mangiarci una bella pizza con un nuovo amico conosciuto per strada, PK, il mitico cugino londinese di…. PJ (chi è PJ?? ….. CHI E’ PJ domandate voi??? – guardate la pagina dell’uscita di Alta Pattuglia alla Capanna Ponza e capirete!)

N.B. guardate le dimensioni della pizza che Dani si è ingurgitato e quella della pizza “maxi” che hanno mangiato in tre Edo, Dmitriy e Ricky……..

21° WORLD SCOUT JAMBOREE
Hylands Park – Chelmsford – UK


E giungiamo così al fatidico giorno, sabato 4 agosto, il giorno nel quale visiteremo il Jamboree…..

Jamboree una parola che racchiude per gli scout un emozione grandissima, il più grande evento al mondo per ogni scout, ogni 4 anni, in un continente diverso, delegazioni di scout provenienti da tutti i paesi del mondo si riuniscono per festeggiare assieme un ideale, per rinsaldare il messaggio di PACE che vogliono dare al mondo intero. In occasione dei 100 anni dello scoutismo, nel 2007 il Jamboree si tiene nuovamente nei sobborghi di Londra, in Inghilterra, il paese che è stato la fucina di questo movimento mondiale che oggi consta di circa 40 milioni di scout; si calcola che almeno 300 milioni di persone siano state scout dal 1907 al 2007 (e questi sono i soli dati relativi alle associazioni ufficiali riconosciute da WOSM e WAGGGS ma ci sono altre migliaia di associazioni non riconosciute da questi (tra cui la nostra) che non si sa quanti scout abbiano ed abbiano avuto per cui la stima non ufficiale di 500 milioni sembra anche accettabile….. mezzo miliardo di persone che sono state scout, però!

cucirecolazione in trenoL a nostra avventura comincia con la solita sveglia all’alba delle 6 di mattina e, tanto per cambiare, senza colazione, lasciamo l’ostello per andare a prendere il treno che ci porterà alla stazione di Euston. Da Euston, ci imbarchiamo su un altro treno, lo Stansted Express dove per fortuna c’è un servizio di colazione per cui ne approfittiamo per saccheggiare il carrello e riusciamo a fare colazione a bordo. Durante il viaggio, Diego provvede a cucire i distintivi auto-staccanti della camicia di Ricky.


Scout spagnoliArrivati all’aeroporto di Stansted andiamo a cercare i pullman del Jamboree che ci porteranno al Check-Point dell’aeroporto civile di North Weald, niente di più facile, l’aeroporto è pieno di cartelloni ed eccoci nel piazzale dove decine e decine di pullman trasportano gli scout ogni 10 minuti, già qui ci rendiamo conto di quanti siamo in visita al Jamboree ogni giorno, l’organizzazione funziona veramente bene. Qui incontriamo un gruppo di scout spagnoli che incontreremo più volte al Jamboree. Arrivati al Chek-Point di North Weald notiamo subito centinaia di pullman che ininterrottamente arrivano e ripartono per il Jamboree vero e proprio; ci imbattiamo in gruppi AGESCI come in gruppi di qualsiasi nazionalità; Andrea va a ritirare i biglietti di entrata e in 3 minuti la burocrazia viene superata, e con un braccialetto azzurro con il logo del Jamboree. Saliamo sul pullman che in mezz’ora ci scarica all’entrata del campo.

Entrata

Lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi è veramente bello… 159 bandiere delle 159 nazioni presenti al Jamboree garriscono al vento che per fortuna rende piacevole l’assolatissima giornata già calda. Un brivido percorre la schiena di ognuno di noi, ebbene si, noi, piccola realtà locale possiamo essere presenti e “toccare con mano” cosa significhi essere scout tutt’attorno al mondo. Dire ad un atleta che può entrare alle Olimpiadi e scambiare idee, parlare e gareggiare con i campioni olimpici….beh… non sarebbe la stessa cosa anche se entrambi gli eventi, ognuno nel suo campo, rappresentano il massimo.

Entrata + ASSG

Jamboree 1jamboree 2Dieci esploratori ed esploratrici di Trieste e due capi sono testimoni della fratellanza mondiale dello scautismo, personalmente ci sentiamo piccolissimi di fronte a tutto ciò ma consapevoli di essere parte di una famiglia che non ha nulla da invidiare al resto del mondo. Sentiamo anche la grossa responsabilità di dimostrare il nostro “essere scout”, il nostro STILE, quello che forse ci ha resi “diversi” anche tra i nostri simili, ma le attestazioni di stima ricevute da perfetti sconosciuti in questi giorni ci ha fatto capire che siamo sempre stati sulla strada giusta. E così continueremo!

Qualcuno di noi è perplesso, non sa cosa troverà all’interno di questo campo, altri sono stupiti, altri eccitati, a qualcuno scappa una lacrimuccia, molti sono al settimo cielo, una persona in particolare, Diego che era stato impegnato nelle selezioni per il Jamboree in Cile del 1998-1999 da esploratore, può finalmente varcare quella soglia che gli era stata negata dalle dure selezioni nazionali quasi 10 anni prima, non più da esploratore ma da capo, un emozione incredibile.

All’interno del Jamboree abbiamo visitato gli stand dove ogni nazione presentava la storia dello scautismo nel proprio paese, le proprie tradizioni culturali e scout, abbiamo partecipato a spettacoli internazionali, abbiamo giocato i giochi tipici di tante nazioni assieme a scout di ogni angolo del mondo, abbiamo scambiato i nostri foulard, simbolo della Promessa Scout, con altri scout del lato opposto della terra, abbiamo scambiato distintivi, abbiamo siglato un nostro foulard presso oltre un centinaio di “nazioni che abbiamo visitato”, abbiamo apprezzato moltissimo un area denominata “Faith and Beliefs Camp” ove erano presenti gli stand di 10 fedi religiose diverse tra le 15 esistenti nei paesi ove esiste lo scautismo.

In quest’area, fianco a fianco Ebrei, Musulmani, Cristiani, Induisti, Buddisti, Sikh ed altri si mostravano a tutti i partecipanti nel massimo rispetto e voglia di conoscersi l’un l’altro, un esempio UNICO di fratellanza mondiale specialmente se pensiamo alla realtà che vede opposti, ed in guerra, alcuni paesi di fedi diverse, eppure erano qui, vicini di casa, in nome della PACE e della FRATELLANZA SCOUT.

Ci sarebbero migliaia di cose da dire sul Jamboree ma ogni sensazione, ogni cosa vista verrebbe riportata in questo sito solo con le parole di chi lo sta scrivendo, ci vorrebbero 12 pagine, una per ogni partecipante per rendere oggettiva la relazione globale e questo non è ovviamente possibile, per cui lasciamo ai vostri occhi una carrellata di immagini, chiedendovi di “capire” questa nostra scelta di “silenzio” nel rispetto delle sensazioni e delle emozioni diversamente provate da ognuno di noi, possiamo però invitarvi a venirci a trovare per parlare con noi di persona e…. vedrete che non sarà tempo perso.

Grazie a tutti, sponsor compresi, dal profondo del cuore, e grazie soprattutto alla nostra mitica Associazione che con il suo aiuto, anche economico, ha permesso questo favoloso viaggio!


Buona caccia a tutti i fratelli e sorelle scout d’Italia e del Mondo intero!

Diego – Andrea – Alessia – Aura – Daniele – Dmitriy – Edoardo – Elisa – Gloria – Matteo – Nicole – Riccardo

Delegazione ASSG al 21° World Scout Jamboree – UK 2007 – “One World, One Promise”


060
Gioco austriaco con scout scozzesi
064
BP – Olave e……….. Diego !
068 Scambio di distintivi
057
Ventagli giapponesi con i nostri nomi
058
Uno scout dello Zimbabwe
059
Spiegazione di tradizioni turche
061
Si partecipa ad uno spettacolo internazionale
062
L’India e la religione Sikh
063
Lavori con il legno
065
Dmitriy con gli scout russi
066
La “ruota panoramica” svedese
067
Il primo foulard scambiato
Scout hawaiani
Danze degli scout hawaiani
Scout sudanesi
Anche i capi scambiano foulard, con i sudanesi
Scozzesi
Diego ed Andrea con gli scout scozzesi
Matteo gioca ad hokey
Matteo gioca a Hokey con scout del Galles
069
Prossimi ad un altro scambio di foulard

Rappresentazione delle scout brasiliane
070
Si continuano a scambiare distintivi
071
Ed ecco il “bottino” di foulard
072

Purtroppo tutto finisce, lasciamo gli UK